NARDO’ (LECCE). Dovrebbe essere ascoltata questa settimana. E, con tutta probabilità, sarà il tassello mancante. Il più importante. Per la vicenda di Tatiana Tramacere la procura attende che sia lei a parlare. Un passaggio fondamentale ai fini delle indagini. Prima il sospetto dell’istigazione al suicidio, poi quello dell’omicidio e occultamento di cadavere, infine il ritrovamento della giovane. Sana a salva. A Nardò. A pochi metri dalla casa dove abita con la famiglia e che aveva lasciato lo scorso 24 novembre. Prima di sparire nel nulla per poi essere ritrovata, giovedì scorso, nell’abitazione dell’amico Dragos Ioan Gheormescu. Lì è rimasta nascosta per giorni. Una fuga volontaria, stando a quanto emerso poi nell’immediatezza del ritrovamento.
Le telecamere di sorveglianza avevano ripreso Tatiana e Dragos insieme. Dalle immagini, anche l’ingresso della giovane nell’abitazione dell’amico 30enne. Ma da lì non period mai stata vista uscire, se non all’arrivo dei carabinieri che, con un blitz, l’hanno trovata e portata through. Era nascosta all’interno di un abbaino, sul terrazzo di pertinenza della mansarda dell’amico. Già in un controllo precedente period riuscita a non farsi scoprire, restando chiusa in un armadio. All’arrivo dei militari, aveva con sé due cellulari.
IL CASO
Tatiana Tramacere trovata viva nella mansarda dell’amico: tutti i punti che restano da chiarire


La posizione di Dragos sarebbe ancora da valutare e non si esclude l’ipotesi di false dichiarazioni. Poi, nell’ultimo interrogatorio – che ha preceduto la svolta nelle indagini – aveva raccontato di averla incontrata al parco e che aveva deciso di rimanere in casa con lui, anche alla luce di alcune tensioni familiari. Ancora tutte da verificare. Ma, stando alle sue parole, sino a quel momento avrebbe nascosto la verità solo per proteggerla. «Volevamo solo convivere, siamo innamorati» le sue parole. Nella versione fornita, ha raccontato che il 24 novembre si erano visti al parco cittadino. «Un mese prima insieme avevamo trovato e salvato un gattino, che avevo portato in casa mia. Mi ha chiesto di lui, l’ho invitata a venire a vederlo personalmente. Siamo saliti da me. Siamo innamorati, stiamo bene insieme». Da quella sera non è più andata through ed è iniziata questa “convivenza”. Poi Dragos spiega: «Mi ha chiesto di non dire nulla a nessuno. Solo dopo ci siamo accorti che la situazione stava sfuggendo di mano».
Ora Tatiana e la sua famiglia chiedono solo un po’ di rispetto per la loro privateness. La giovane è chiusa nel silenzio. È tornata a casa. «Piange e non vuole vedere nessuno» cube papà Rino. È lui stesso a raccontare che, quando è arrivata, period «sofferente e senza forze». Ma il legale di Dragos, Angelo Greco, spiega che la versione del suo assistito è quella di aver fatto tutto in comune accordo. «Facevano una vita normale. Non c’è stato alcun maltrattamento o altro. Inoltre, l’allontanamento volontario, come ha dichiarato sempre ai carabinieri, period frutto della volontà della ragazza. Tutto questo è stato confermato dalla stessa». Esclude anche l’ipotesi malnutrizione: «Se ha avuto un mancamento andrebbe ricondotto probabilmente allo stress dovuto alla tensione del momento. La situazione in quelle ore a Nardò period molto tesa, fuori dall’abitazione c’erano tante persone che gridavano».


Quella sera, infatti, l’intera comunità aveva iniziato a riversarsi sotto casa di Dragos, nel timore avesse fatto del male alla ragazza. E non erano mancati momenti di tensione. Poi, alla notizia che period sana e salva, un boato di gioia. Ma ora quella stessa felicità, in parte, sta lasciando spazio a una serie di accuse sui social. In tanti stanno condannando il comportamento della ragazza, alludendo anche al fatto che il suo profilo Instagram – lì dove condivideva soprattutto poesie – in pochi giorni sia passato da meno di 55mila follower a oltre 60mila. E per qualcuno l’allontanamento sarebbe stato pianificato proprio per aumentare la sua notorietà. Altri chiedono che sia lei a farsi carico delle spese sostenute per le ricerche, considerando la mobilitazione a livello nazionale. Sempre tra i commenti, c’è chi invoca silenzio e rispetto, ipotizzando uno stato di malessere e fragilità della 27enne che l’avrebbero spinta a quel gesto estremo.
