HomeItalian NewsGreen e digitale, due transizioni gemelle ma con tempi diversi

Green e digitale, due transizioni gemelle ma con tempi diversi


Sentiamo costantemente parlare di twin transitions, le trasformazioni gemelle che stanno ridisegnando il futuro dell’Europa: la transizione digitale e quella verde. Sono state lanciate insieme, raccontate insieme, e spesso percepite come due processi che si muovono di pari passo. Come due gemelle identiche, omozigote.

In realtà non è così: sono gemelle, sì, ma eterozigote. Condividono la stessa cornice politica e strategica ma hanno natura, tempi e modalità di sviluppo completamente differenti.

Ripercorriamo la storia. Il punto di partenza è il Green Deal europeo, presentato a dicembre 2019, che ha fissato un obiettivo ambizioso: la neutralità climatica entro il 2050. Significa ridurre drasticamente le emissioni di CO₂ legate ai combustibili fossili e sostituirle con energia prodotta da fonti rinnovabili. È un percorso lungo e complesso, che richiede nuove tecnologie energetiche, infrastrutture adeguate, cambiamenti nelle abitudini di consumo, resilienza rispetto a crisi geopolitiche ed economiche. È una vera e propria maratona, che richiede pazienza, perseveranza e adattamenti continui lungo la strada. Pochi mesi dopo, nel marzo 2020, la Commissione europea ha lanciato la “Nuova strategia industriale per l’Europa”, in cui ha formalizzato il concetto di twin transitions.

Delle due, la transizione digitale corre con un ritmo completamente diverso da quella verde. È uno dash continuo nel quale i prodotti e i servizi digitali si rinnovano a una velocità impressionante.

Ciò che oggi è innovativo domani diventa già obsoleto. I dati circolano sempre più veloci, trasformando in pochi anni il nostro modo di vivere e lavorare. Basti pensare al salto tecnologico che abbiamo vissuto negli ultimi vent’anni: dai modem a 56K, lenti e rumorosi, alla fibra ottica e al 5G che oggi ci permettono di navigare senza attese e di guardare un movie senza interruzioni.

Ecco allora la verità delle twin transitions: nascono insieme, sono entrambe decisive per il futuro, ma viaggiano su binari e velocità molto diversi. Due gemelle, due velocità.

La transizione digitale richiede agilità e capacità di adattarsi a cambiamenti rapidi. La transizione verde ha una costante di tempo lunga, per usare una espressione della fisica, visione strategica e resilienza per affrontare sfide tecnologiche, infrastrutturali e geopolitiche. Ad esempio, l’indisponibilità di gasoline russo ha portato alla necessità di aumento di importazione di gasoline naturale liquefatto, che necessita di infrastrutture di rigassificazione, fino alla nuova composizione del combine energetico delle fonti di approvvigionamento.

Capire le differenze tra le due transizioni è fondamentale: solo così possiamo governarle davvero, programmare gli interventi e le azioni senza illusioni e in tempi giusti e coerenti, per guidare l’Europa verso un futuro più sostenibile e innovativo.

* Rettore del Politecnico di Torino

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