C’è voluta un’ondata di indignazione da parte degli utenti per convincere Mercari, principale sito di e-commerce in Giappone, a ritirare le tante ecografie messe in vendita sulle sue pagine. Un mercato, almeno all’apparenza, florido, con prezzi che partivano da 2mila yen (circa 11,50 euro) fino advert arrivare a 9mila yen (quasi 52 euro) per ogni immagine, acquistabile in versione originale o spesso anche come copia. L’insolito (per usare un eufemismo) commercio è emerso alla luce quando sui social come X si sono cominciati a diffondere gli screenshot degli annunci, tra lo sgomento di chi lamentava una pratica ripugnante e irrispettosa nei confronti di madri e figli e chi, più ingenuamente, si chiedeva i motivi dietro advert un simile acquisto.
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SANDRO MAROTTA


Il dibattito è diventato presto virale tra gli internauti in Giappone, dove il voyeurismo è diventato un problema (nel 2021 si è raggiunto un picco di 5.019 condanne per casi di tousatsu, espressione che indica la pratica di fare foto e video senza consenso, nella maggior parte dei casi a donne).
Dietro la vendita dei referti si potrebbe celare anche un sistema ben rodato di truffe. Secondo un’inchiesta condotta dalla rivista Sjukan Josei, molte donne comprano le immagini per ricattare dei companion occasionali, sostenendo di essere rimaste incinta dopo un fugace flirt. A quel punto, alla vittima viene estorto una somma denaro per abortire, che può essere di circa 600 euro per la pillola (autorizzata solo dal 2023), mentre l’operazione può arrivare fino a 1.150 euro. In alcuni casi, gli uomini si ritrovano spalle al muro e per evitare scandali accettano di convolare a nozze, dopo le quali arriverà l’annuncio un falso aborto spontaneo. Un truffa legata al drastico calo di matrimoni in Giappone, che nel 2023 sono scesi sotto la soglia dei 500mila per la prima volta in 90 anni, mentre il tasso di natalità è ai minimi storici con 686.061 nascite nel 2024, il dato più basso mai registrato da 19imo secolo advert oggi.


Difficile quantificare la reale entità di questi raggiri, ribattezzati in giapponese ninshin sagi (la truffa della gravidanza) e punibili con dieci anni di prigione. Mercari ha comunque messo a tacere le polemiche bloccando le vendite di ecografie a partire dal primo settembre. Sulla piattaforma, però, si possono trovare dei take a look at di gravidaza positivi, spesso falsi, che potrebbero essere utilizzati per gli stessi scopi.
