Bene così, in ottica Juve. Spalletti festeggia il suo primo successo allo Stadium e si gode un Yildiz sempre più chief e decisivo. Avvio da dimenticare, ma il 2-1 in rimonta contro il Cagliari è meritato. Il risultato sarebbe potuto essere assai più rotondo se nel secondo tempo (dominato) Conceiçao&c. fossero stati più precisi.
Primo tempo in salita
Spalletti s’affida advert un 3-4-2-1 con Perin in porta, solito Koopmeiners braccetto difensivo (con Kalulu e Kelly); centrocampo a 4 con McKennie e Kostic in corsia; in attacco Conceiçao e Yildiz alle spalle di Vlahovic. Il Cagliari è più quadrato (4-4-2) con Borrelli-Esposito davanti. I sardi si fanno subito vedere in fase offensiva: Palestra va giù in space bianconera dopo un duello con Kostic, ma l’arbitro ravvede una reciproca tirata di maglie e fa continuare. Per il resto si procede con la manovra bianconera: Locatelli, Thuram, McKennie fanno girare con la speranza di creare qualche varco. Ma è una speranza vana: picchi del 75% di possesso non portano a nulla di concreto. Anzi, Juve ancora fallace sulla sinistra: Kostic perde il duello con Palestra che mette in mezzo e serve Esposito, il quale vince il contrasto di Locatelli e firma lo 0-1 al 26’.
Svolta Kenan
Mentre la Sud dà il by way of alla contestazione, si svegliano anche i bianconeri. Basta infatti un minuto al solito Yildiz per raccogliere un rimpallo (bravo period stato Thuram advert accendere l’azione) e realizzare l’1-1 che riaccende la squadra. Nonostante al 31’ scatti la sostituzione obbligata: Vlahovic esce sconsolato e dolorante (fitta all’adduttore sinistro), entra David. La Juve cresce, ci prova, ci riesce. Nel recupero il guizzo del sorpasso: Locatelli verticalizza bene per McKennie che serve Kalulu in profondità. Azione rapida, intensa, ben seguita da Yildiz che si fa trovare nel posto giusto al momento giusto, dunque controlla e di sinistro indirizza sul secondo palo. Doppietta, sorpasso.
Ripresa intensa ma imprecisa
Nella ripresa dentro Cambiaso per Kostic (impalpabile o dannoso), a sinistra. Al 3’, Conceiçao ha una ghiotta occasione (innescata da David) ma non la sfrutta al meglio: è bravo Caprile a deviare la conclusione in uscita. Diventa un assedio: prima Cambiaso gestisce maluccio sottoporta, poi Koopmeiners conclude a fil di palo. C’è gloria anche per Perin, su Idrissi (13’ st). E si torna al senso unico di cui sopra. Qualche altra occasione soprattutto con Conceiçao che fa e disfa, ma il risultato non si smuove dal 2-1. Spalletti può essere soddisfatto, anche se sa che c’è ancora da lavorare per limitare le disattenzioni in difesa (brivido al 43’ st: Perin attento su Felici) e migliorare l’ultima scelta.
