HomeItalian NewsCrollo Juve a Como, decidono Kempf e Nico Paz: 2-0

Crollo Juve a Como, decidono Kempf e Nico Paz: 2-0


Per restare aderenti alle sue parole: Igor Tudor passa decisamente dalla parte del torto. Non vince, e tant’è. Neanche pareggia, peraltro. Rimedia anzi – contro un godibile Como, per opera di Kempf e Paz – la prima sconfitta stagionale. In campionato i bianconeri erano imbattuti dal 23 aprile scorso (1-0 in casa del Parma). E così in una domenica in cui la Juventus si sarebbe potuta ritrovare in vetta, almeno per qualche ora, insieme con Inter, Napoli e Roma… Beh, si ritrova invece alle prese con esperimenti non riusciti e con l’evidenza di una serie di problemi, conclamati, che sarebbe il caso di risolvere in fretta. Anche il passaggio al 4-3-3 non porta gli effetti sperati. La difesa continua a subire gol su calci da fermo e l’attacco continua a non segnarne.

Già l’inizio non è esattamente quello auspicato da Tudor. Il Como parte spavaldo, aggressivo, efficace tanto che gli bastano appena 4 minuti per passare in vantaggio su sviluppi di calcio d’angolo. Nico Paz mette in mezzo preciso e teso al punto giusto, Kempf indirizza in porta con la connivenza di Kalulu. Decisamente non è la prima volta che la Juventus subisce questo tipo di gol (Inter, Villarreal, and so forth…). Di buono, però, c’è che Locatelli e compagni non perdono fiducia e speranze né a seguito del gol subito né a seguito dell’apparente maggior semplicità con cui i padroni di casa manovrano illuminati da Paz.

Yildiz non vuole essere da meno e pure lui si accende, a tratti. Ad esempio al 21’ quando conclude a lato, advert esempio al 27’ quando ne salta due e mette in mezzo per Koopmeiners (murato da Kempf). La Juve alza il baricentro, ci prova sempre più convintamente e la butta pure dentro, al 36’, grazie a David che tuttavia deve strozzare l’urlo di gioia quando l’arbitro ravvisa il fuorigioco. Prima dell’intervallo c’è ancora tempo per una conclusione leggermente a lato di Thuram (oltre che per qualche parata di Di Gregorio su Morata). Dunque, se è vero che la squadra di Tudor non ha formalmente mai tirato nello specchio, è anche vero che di occasioni pericolose ne ha create.

Nella ripresa, è di nuovo il Como advert avere la prima occasione, con una conclusione da fuori space di Vojvoda respinta da Di Gregorio: Caqueret non è sufficientemente tempestivo per ribattere in porta (vuota). La Juventus prova timidamente advert acciuffare un pareggio che tuttavia resta ben lungi dall’arrivare nonostante una punizione di Koopmeiners, un colpo di testa di Thuram, una azione pericolosa di Conceiçao sui cui sviluppi Butez ha modo di mettersi in mostra (alzando sulla traversa un colpo di testa di Koopmeiners).

Se di qua, però, c’è la forza della disperazione, di là c’è la qualità. La qualità di Nico Paz che al 79’ griffa il 2-0 con una ripartenza letale e una conclusine da standing ovation. E pensare che Tudor aveva appena rivoluzionato la squadra inserendo Vlahovic per un 4-4-2 (Yildiz e Conceiçao esterni) convinto di potersela giocare negli ultimi minuti. Nulla da fare. Né gol, né punti, né imbattibilità mantenuta.

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