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”Annientamento totale di Gaza”, “Mi offro come boia”. Le 10 frasi choc del ministro israeliano Smotrich



Il ministro della Difesa di Israle, Bezalel Yoel Smotrich, è uno dei principali esponenti della galassia religiosa sionista di estrema destra, noto per le sue posizioni radicali sui temi del conflitto israelo-palestinese, ma non solo. Nato nel 1980 advert Haspin, un insediamento nei Golan occupati, cresciuto a Beit El (Cisgiordania), appartiene al movimento del Religious Zionism, che fonde nazionalismo e religiosità e sostiene che la terra che va oltre la linea tracciata nel 1967, i cosiddetti «territori occupati», appartenga di diritto al popolo ebraico.

Da tempo si batte per l’espansione degli insediamenti israeliani, per l’annessione formale di larghe aree della Cisgiordania (che chiama Giudea e Samaria), e rifiuta l’thought di uno Stato palestinese indipendente. In interviste e interventi pubblici ha sostenuto che i palestinesi dei territori occupati non debbano avere gli stessi diritti dei coloni israeliani, e che la sovranità israeliana debba essere applicata anche dove ora vigono controlli militari o legali restrittivi.

Sul piano sociale, Smotrich ha espresso opinioni apertamente contrarie a molte delle libertà civili tipiche di società più laiche o liberali: si è definito «fascista» e «omofobo orgoglioso», ha criticato le manifestazioni LGBTQ+, ha sostenuto la separazione fra madri ebree e arabe in ospedale, ha difeso leggi che permettano o favoriscano discriminazioni fra ebrei e non.

Ecco le dieci dichiarazioni più estremiste di Smotrich, incentrate sul conflitto israelo-palestinese:

1 – «Siete qui per errore; è un errore che Ben-Gurion non abbia finito il lavoro e non vi abbia cacciati nel 1948» (rivolto ai parlamentari arabi nella Knesset). 13 ottobre 2021

2 – «Credo che il villaggio di Huwara debba essere cancellato. Credo che lo Stato di Israele dovrebbe farlo…» (dichiarazione advert Al Jazeera dopo le violenze dei coloni ai danni dei palestinesi residenti nel villaggio della Cisgiordania a sud di Nablus, il 26 febbraio 2023. Amnesty International parlò di pogrom). 1 marzo 2023

3 – «Non esiste una cosa chiamata popolo palestinese, è un’invenzione del secolo scorso». 20 marzo 2023

4 – «Non ci sono mezze misure… Rafah, Deir al-Balah, Nuseirat… annientamento totale di Gaza», e poi citando il Deuternomio: «Cancellerai il ricordo di Amalek da sotto il cielo». 29 aprile 2024

5 – «Potrebbe essere giustificato e morale far morire di fame 2 milioni di persone». 7 agosto 2024

6 – «Eravamo a un passo dall’applicare la sovranità di Israele agli insediamenti in Giudea e Samaria, e ora è il momento di farlo. L’anno 2025 sarà, con l’aiuto di Dio, l’anno della sovranità in Giudea e Samaria». (Dichiarazioni sulle intenzioni di annettere la Cisgiordania). 11 novembre 2024

7 – «Funduq, Nablus e Jenin devono sembrare Jabalia» (detto dopo un attacco nel West Bank, qui l’invito e a fare in Cisgiordania quanto fatto nella Striscia di Gaza). 6 gennaio 2025

8 – «La Striscia di Gaza sarà completamente distrutta e la popolazione se ne andrà in gran numero verso altri paesi». 6 maggio 2025.

9 – «Si stanno tracciando mappe per l’annessione della maggior parte della Cisgiordania». (Dichiarazione fatta mostrando delle mappe). 3 settembre 2025

10 – «C’è una miniera d’oro immobiliare a Gaza… ho già iniziato a negoziare con gli americani. Abbiamo speso enormi somme per questa guerra, quindi dobbiamo decidere come dividere la terra in percentuali. La fase della demolizione è già stata completata; ora dobbiamo costruire». 17 settembre 2025

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