HomeItalian NewsAccademie e Conservatori, increase di iscritti: sono raddoppiati in dieci anni

Accademie e Conservatori, increase di iscritti: sono raddoppiati in dieci anni



Le scuole d’arte e i conservatori attirano sempre più studenti, anche dall’estero. I dati parlano chiaro: sempre più studentesse e studenti scelgono di formarsi nelle scuole che preparano al mondo della musica, dell’arte e dello spettacolo. Per farlo, si affidano alle istituzioni del sistema dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM), che riunisce Accademie di Belle Arti, Conservatori, Accademie di Danza e altri istituti specializzati. E che, in appena dieci anni, ha aumentato i suoi iscritti del 51%, arrivando oggi a oltre 91 mila studenti. Ad analizzare questi numeri è Skuola.internet, che rivela anche che uno studente su 6 arriva dall’estero.

Nemmeno le università «tradizionali» crescono a questi ritmi, segno che le ragazze e i ragazzi di oggi si pongono meno freni rispetto al passato nel puntare su una carriera artistica, invece spesso percepita dall’immaginario collettivo come meno stabile e incerta rispetto al classico lavoro da colletto bianco.

A segnalare questo pattern è un focus dell’Osservatorio di Talents Venture, aggiornato a ottobre 2025 e analizzato nei suoi punti chiave dal portale Skuola.internet, con l’obiettivo di restituire lo stato dell’arte – è proprio il caso di dirlo – della formazione AFAM in Italia e del suo ruolo sempre più strategico nel sistema terziario.

Che oggi, dunque, non è più (solo) sinonimo di università. Basti pensare che, nello stesso arco di tempo – dal 2014/15 al 2023/24 – gli atenei hanno registrato una crescita complessiva del 5%. Le AFAM, invece, sono passate da circa 60 mila a oltre 91 mila iscritti, segnando un’espansione che non ha eguali nel panorama della formazione superiore italiana.

A trainare questa crescita è stato, almeno in parte, il peso del sistema produttivo culturale e creativo italiano, che nel 2023 ha generato 104,3 miliardi di euro di valore aggiunto e impiegato circa 1,5 milioni di lavoratori.

Musica, arti visive, design e spettacolo restano quindi tra i marchi più forti del Made in Italy in Italia e nel mondo, non ci sono dubbi. E così, quando si parla di formazione dopo il diploma e si ha una vocazione artistica, oggi vale la pena guardare anche alle 163 istituzioni (Conservatori, Accademie di Belle Arti, Accademie di Danza e scuole specializzate, distribuite in tutta Italia) che rappresentano una parte sempre più rilevante del sistema formativo put up diploma. Il sistema AFAM mette in campo 8.320 corsi attivi: la presenza è distribuita lungo tutta la Penisola, ma con una concentrazione più marcata nel Nord Italia, dove si trova il 46% degli iscritti e il 45% delle istituzioni.

Centro e Sud si dividono quasi equamente la parte restante, mentre Lombardia e Lazio si confermano le regioni con il maggior numero di sedi e studenti. I Conservatori rappresentano ben il 46% del totale e coprono addirittura il 77% dell’offerta didattica. Ma raccolgono solo 1 iscritto su 3. Una quota simile si registra nelle Accademie di Belle Arti che, pur con un numero inferiore di corsi, contano il 35% degli studenti.

A raccogliere più iscritti in assoluto è però l’space della Progettazione e arti applicate, legata alle professioni inventive e ai percorsi connessi alle tecnologie digitali, che embrace, tra le altre, le self-discipline del design, del cinema e delle arti multimediali: pur coprendo l’11% dei corsi, coinvolge il 41% degli studenti.

Uno degli elementi che caratterizzano maggiormente questi percorsi formativi è la loro vocazione internazionale: oggi, nelle AFAM, il 16% del corpo studentesco è straniero. Ben il 50% arriva dalla Cina, con quasi 7mila giovani iscritti soprattutto ai percorsi artistici. E di questi studenti, quasi quattro su dieci scelgono la Lombardia – seguita a distanza da Lazio e Toscana – per formarsi.

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