
Un inno alla diversità, al rispetto dell’altro e di chi cerca un posto nel mondo senza trovarlo. È Eglefino, nuovo musical animato inclusivo made in Italy, realizzato dalla torinese Enanimation fondata dalla CEO Federica Maggio. Tratto dal libro Eglefino, sei speciale! (Piemme) di Laura Carusino, volto della television dei ragazzi da 15 anni, è diretto da Lisa Arioli e andrà in onda per la prima volta stasera alle 20.20 su Rai Yoyo e Rai Play.
Il passaggio dalla carta allo schermo non è mai semplice, qual’period la sfida più grande?
Laura Carusino: «Intanto proporre un eroe nuovo, anticonvenzionale, tutto rosa, che ama il cha cha cha, non ha una necessaria identificazione di gender e rappresenta il ribaltamento di ogni cliché: Eglefino ha il nome di un pesce ma non lo è, sembra un dinosauro o un drago, ma non lo è. È diverso da tutti, unico. Raccontarlo in un musical con canzoni originali composte da mio fratello Marco Carusino è stata un’altra sfida, così come animarlo. Bisognerebbe investire di più sull’animazione in Italia, è un lavoro lungo e costoso, ci sono studi eccellenti che andrebbero incentivati».
Federica Maggio: «A livello tecnico la sfida period enorme, avevamo un amore smodato per il libro e per rispettare la “diversità” di questo protagonista abbiamo puntato su tecniche di animazione various, animazione second paperless e CGI tridimensionale di alto livello, con ben 150 persone coinvolte nella lavorazione».
Cosa vorreste che restasse al pubblico di questo movie?
Carusino: «L’thought che la diversità sia un valore e una ricchezza da celebrare e rispettare. In questi 15 anni ho visto il pubblico della television dei ragazzi trasformarsi: sono cambiati linguaggi, contesti e quantità di stimoli intorno a loro, è diminuita la concentrazione, sono aumentate le distrazioni, le piattaforme, i social. Restano però immutate le emozioni: mentre creavo Eglefino sentivo che avrebbe potuto emozionare i suoi lettori, oggi spero lo faccia con i suoi spettatori».
Maggio: «Tutta la serietà e la qualità di coloro che ci hanno lavorato. Non è stato facile, solo per la resa dei peli del manto di Eglefino abbiamo usato tre software program diversi. L’animazione italiana è arrivata a un livello di eccellenza e il pubblico delle nuovissime generazioni che riempie le sale (come prova il Biglietto d’oro vinto da Lilo & Stich, miglior incasso italiano dell’anno, ndr) meriterebbe più prodotti italiani di livello, non solo il mainstream americano».
Che futuro prevedete per Eglefino?
Carusino: «Rosa e punk come lui! Sarebbe bello trasformarlo in una serie television o un movie per il cinema, l’importante intanto è che il pubblico si innamori di questo personaggio inadeguato, buffo e inclusivo, che in fondo ci rappresenta tutti: chi di noi non si è sentito almeno una volta diverso da tutti, in cerca di se stesso e di un posto nel mondo?»
Maggio: «Sarebbe bello trasformarlo in un lungometraggio, per ora è un mediometraggio di 35 minuti. C’è stato un momento di grande richiesta di movie animati in Italia, dopo La Freccia azzurra e La gabbianella e il gatto, ma ancora non eravamo pronti per soddisfare tutta quella richiesta, soprattutto in termini qualitativi. Ci furono tonfi clamorosi e la fiducia dei distributori è calata, un peccato visto che oggi siamo invece preparati e richiestissimi soprattutto all’estero».
